Scrivo del mio amore per la Terra, per la sua bellezza ineffabile, per i suoi equilibri imperscrutabili, per la sua forza e capacità di rigenerarsi, per il suo amore incondizionato e per la sua Vita, che scorre silenziosa, ma instancabile ed infinita.
E mi rendo conto di quanto ora, in questo momento storico più che mai, occorra dare voce doverosa ai bisogni della Natura, al rispetto della Sua Vita, dei suoi ritmi, affinché l’amore sia accompagnato da gesti ed atti concreti.
Noi esseri umani, siamo definiti gli esseri più evoluti della creazione, principalmente per il fatto che abbiamo la capacità pensante, la capacità di diventare consapevoli, di fare delle scelte, senza essere “pilotati” esclusivamente dal nostro istinto. Tuttavia, ci siamo persi: abbiamo dimenticato il nostro legame profondo con la terra che ci ospita e la natura in cui siamo immersi, smarrito il contatto con noi stessi e con la nostra anima e di conseguenza, quello con l’anima della terra e degli altri esseri. Siamo un unico organismo vivente, che respira, si evolve, in continuo cambiamento, in interdipendenza: eppure viviamo sconnessi, quasi come se quel mondo là fuori non ci riguardasse, come se ci fosse un confine netto tra di noi e ciò che accade fuori non influenzasse il nostro essere, e viceversa.
Eppure, anche se non ne siamo più consapevoli, ogni nostra azione si ripercuote sul collettivo, sugli altri esseri e sulla natura. Non possiamo puntare il dito all’esterno, poiché ogni evento che accade fuori ci riguarda collettivamente, e di conseguenza anche singolarmente.
E’ un tempo di riflessioni profonde, un tempo in cui non si possono più chiudere gli occhi, un tempo in cui ci è chiesto di metterci concretamente all’opera, ascoltarci nel profondo per recuperare ciò che abbiamo smarrito, cioè la nostra Essenza, e ritrovare la strada di casa per dare respiro e sollievo a questa terra e quest’umanità così bisognosa.
La Terra ha bisogno di noi, mai come in questo momento. E’ un tempo storico decisivo, in cui non si azzarda se si dice che determinerà il futuro della nostra vita di esseri umani e della vita del pianeta.
Siamo sommersi dai rifiuti, plastica, scarti inquinanti, nocivi e radioattivi, smog aumento delle temperature planetarie, cambiamenti climatici, deforestazione…La sofferenza della terra è l’emblema della sofferenza degli esseri umani.
Gli oceani sono sommersi dai nostri scarti, dalla plastica che uccide tanti animali innocenti. Come è stato possibile arrivare a tutto questo in così poco tempo?
La domanda che riecheggia incessante allora è questa: cosa posso fare io, nel mio piccolo?
Guarire e rilasciare la mia rabbia, fare piccole quotidiane scelte di consumo consapevole, raccogliere i rifiuti nelle strade e nei parchi del mio quartiere.
Mi piacerebbe che tutti ci lasciassimo con questa domanda, lasciando che l’intelligenza infinita della Vita risponda dentro ognuno di noi:
“Cosa posso fare io, oggi, concretamente per amare e rispettare me stesso e la madre Terra?”
Grazie madre Terra, perdona la nostra inconsapevolezza ed insegnaci ad amarti, a rispettarti, a comprenderti.
Elena Farinelli